SALO’ (BS)
L’esperienza maturata in oltre 10 anni di attività nel settore libraio ci ha portato, nel 2018, alla decisione di aprire due librerie indipendenti.
Una decisione certamente controcorrente se si pensa che negli ultimi 6 anni proprio il numero delle librerie indipendenti – attualmente poco più di 800 su tutto il territorio nazionale – è calato di quasi il 30%. Diversi i fattori che hanno concorso a determinare una simile situazione: la crisi economica; il canale dell’on – line come importante canale di vendita; un mercato, quello italiano del libro, storicamente ridotto ed in cui fa ormai drammaticamente difetto, ad ogni livello della filiera, quella sana concorrenza che sola potrebbe garantire una partita ad armi pari tra “piccoli” e “grandi”.
Per il particolare contesto in cui si colloca, abbiamo pertanto operato una scelta imprenditoriale ma anche culturale.
Da un lato, riteniamo che il luogo fisico della libreria, per poter sopravvivere, dovrà in futuro sempre più riuscire ad affermare con forza una propria identità che lo renda riconoscibile quale realtà del e per il territorio: un’identità che viene trasmessa attraverso l’assortimento che si decide di proporre e l’atmosfera che l’ambiente e i servizi pensati permettono di respirare.
Dall’altro, crediamo che – se e quando possibile – sia un dovere, per un imprenditore del libro, provare ad agire al di fuori di quella zona opaca di non concorrenza che, da ogni direzione, va sempre più fagocitando lo spazio di questo mercato. La mancanza di concorrenza, che è di per sé sempre deleteria, rischia infatti di sconfinare in una mancanza di libertà laddove riguardi un mercato, quello del libro, in cui il bene scambiato è anche uno strumento di diffusione di idee e di visioni.
L’essere indipendenti, pertanto, significa per noi assicurarci quello spazio in cui provare ad affermare sino in fondo la nostra identità e, al contempo, costituisce un tentativo di porci al di fuori di logiche che fatichiamo a condividere.